Sacramentarium Episcopi Warmundi (Sacramentario del Vescovo Warmundi). Priuli & Verlucca, Pavone Canavese (Torino), 1990. Il codice, che risale a prima dell’Anno Mille, è conservato presso la Biblioteca Capitolare di Ivrea. Si tratta di un codice membranaceo di 222 fogli, quindi di 444 pagine, con svariate miniature e lettere iniziali auree o policrome. Le miniature rivelano mani diverse, ma hanno in comune i caratteri fondamentali: sono vivacemente disegnate a penna e colorate all’acquerello (verde, rosso, turchino, giallo). Le miniature, o le iniziali decorate, sono racchiuse da cornici, entro cui si snodano iscrizioni illustrative. Se Arduino è famoso nei libri di storia, Warmondo è uomo di pari statura che ha saputo, non solo tenergli testa, ma creare nella città del bellicoso Arduino un centro di cultura tra i più illustri dell’epoca in tutta l’Italia settentrionale. Dell’opera è stata realizzata una fedele riproduzione in anastatica (cm 22×33) che contiene, oltre alla riproduzione delle 444 pagine dell’originale, stampate da 8 a 12 colori, la trascrizione a stampa del manoscritto latino, più una introduzione storica (in italiano, francese ed inglese) a cura di Mons. Luigi Bettazzi, ed un puntuale studio del codice, sempre in tre lingue, realizzato da Luigi Magnani nel 1934 per conto della Biblioteca Apostolica Vaticana. L’opera è rilegata manualmente in piena pelle naturale, con impressioni a secco sui piatti e sul dorso ed è posta in cofanetto con testate in legno e fiancate in pelle con impressioni a secco. La tiratura, rigorosamente numerata, è limitata a 1000 esemplari. Condizioni ottime.
Lingua | Latino |
Editore | Priuli & Verlucca |
Anno | 1990 |
Pagine | 440 |
Formato | 22x33 cm |
Tiratura | 1000 esemplari |
Prezzo | € 450,00 |